Sarà depositata nei
prossimi giorni alla Direzione distrettuale antimafia una prima
informativa sull'esito dei rilievi effettuati stamani dalla
Squadra mobile reggina e dalla Polizia scientifica a Piale, una
frazione di Villa San Giovanni, dove il 9 agosto 1991 fu ucciso
in un agguato il giudice Antonino Scopelliti, il sostituto
procuratore generale della Cassazione che avrebbe dovuto
sostenere l'accusa nel maxiprocesso a Cosa nostra.
Stamani, nel punto esatto in cui fu ucciso, gli investigatori
hanno collocato l'auto del magistrato, una Bmw 318i - conservata
dalla famiglia e che per la prima volta viene vista e usata per
una ricostruzione - affiancata da un moto Honda Gold Wing 1200,
dello stesso tipo e modello di quella che il collaboratore di
giustizia Maurizio Avola - che si è accusato di essere uno dei
due autori dell'agguato - ha detto di avere usato.
La decisione di eseguire una nuova ricostruzione dell'attentato sarebbe stata determinata dalla necessità della Procura di riscontrare le dichiarazioni del collaboratore di giustizia che, a distanza di anni, ha raccontato che nell'agguato furono sparati tre colpi di fucile caricato a pallettoni. Dichiarazioni che, evidentemente, necessitavano di essere verificate alla luce di una ricostruzione eseguita con nuove tecniche investigative che potrebbero fornire ulteriori dettagli rispetto ai rilievi effettuati il giorno dell'attentato il 9 agosto 1991.
Davanti alla pm della Dda Sara Parezzan, la polizia ha posizionato l'auto e la moto nello stesso identico punto della curva in cui è stato ucciso Scopelliti.