È stato condannato a 5 anni e 5 mesi di reclusione l'ex consigliere regionale e ex assessore comunale di Crotone, Ottavio Tesoriere, tra i 15 imputati giudicati colpevoli dal Gup distrettuale di Catanzaro al termine del processo con rito abbreviato nato dall'operazione "Garbino", condotta dalla Direzione distrettuale antimafia nell'ottobre 2024.
L'operazione - il cui nome richiama il vento caldo che spazza le nuvole
- fu eseguita dalle Squadre Mobili di Crotone e Catanzaro e portò
all'emissione di 11 provvedimenti di fermo.
Le accuse, a vario titolo, includevano associazione mafiosa, scambio
elettorale politico-mafioso, usura, estorsione, porto e detenzione
illegale di armi e traffico di stupefacenti.
L'inchiesta,
avviata nel marzo del 2020, aveva coinvolto 29 indagati. Tesoriere è
stato ritenuto colpevole di voto di scambio politico-mafioso in
relazione alle elezioni regionali del 3 e 4 ottobre 2021 nelle quali era
candidato nella lista Forza Azzurri ma non fu eletto. Secondo la
ricostruzione della Dda, si sarebbe accordato con Fabrizio e Pasquale
Pullano - ritenuti contigui alla cosca Arena - per ottenere pacchetti di
voti in cambio della promessa di intercedere per una pensione di
invalidità a favore del figlio di uno dei due. Le indagini avrebbero
inoltre documentato ulteriori promesse di appalti, incarichi pubblici e
favori personali.
L'operazione Garbino è nata da un'indagine
sulle infiltrazioni criminali nella gestione del porto di Catanzaro
Lido. Tra i protagonisti dell'inchiesta anche Fiorello Maesano, ritenuto
figura di vertice e riferimento per la risoluzione di "problematiche"
interne alla criminalità organizzata, come il sostegno agli imprenditori
sotto estorsione. Secondo l'accusa, Maesano avrebbe gestito la
cosiddetta "bacinella" - il fondo comune della cosca Arena- per
finanziare detenuti e famiglie.
Le condanne inflitte dal gup agli altri 14 imputati condannati variano dai tre mesi ai 14 anni e sei mesi.