Manovra, Bankitalia: 'L'economia fatica'. Istat: '2,4 milioni di beneficiari in più del taglio del cuneo'
"Secondo i dati recenti, ancora insufficienti a tracciare un quadro completo e affidabile, l'attività economica faticherebbe a recuperare slancio nello scorcio di quest'anno".
Lo ha sottolineato il vice capo del dipartimento Economia e Statistica della Banca d'Italia Andrea Brandolini in audizione sulla manovra. "In prospettiva la riduzione dei tassi di interesse e il recupero del potere d'acquisto delle famiglie potranno fornire un impulso positivo all'economia". Tuttavia alla luce dei nuovi dati, "in assenza di una significativa accelerazione dell'attività economica nella parte finale di quest'anno, la crescita del prodotto prefigurata nel Psbmt per il biennio 2024-25 appare più difficile da conseguire".
Nel prossimo decennio il turnover del personale sanitario e il potenziamento dell'assistenza territoriale previsto dal Pnrr genereranno un fabbisogno, in termini di incidenza sull'organico alla fine del 2022, per i medici (compresi di base e pediatri) pari al 30% e per gli infermieri al 14. Queste dinamiche sono ancora più pronunciate nel Mezzogiorno. Sono i dati riportati da Bankitalia nell'audizione sulla manovra. A legislazione vigente, spiega Via Nazionale, tutto il personale con almeno 60 anni alla fine del 2022 cesserà di lavorare nell'arco dei prossimi dieci anni: ciò corrisponde a più di 27.000 medici, oltre 24.000 infermieri e altrettanti addetti del ruolo tecnico e a 28.000 fra medici e pediatri di base. La missione 6 del Pnrr sul potenziamento dell'assistenza territoriale richiederà almeno 19.600 infermieri e 6.300 operatori socio sanitari, prevalentemente in aggiunta rispetto alla dotazione attuale.
L'approccio della manovra sulle detrazioni "può rivelarsi efficace nel ridurre l'ammontare delle spese fiscali, rispetto al tentativo di intervenire selettivamente solo su alcune. Tuttavia, il disegno basato su soglie fisse per scaglioni di reddito genera inevitabilmente discontinuità che a regime potrebbero essere significative e compromettere l'equità del prelievo", afferma Brandolini in audizione alle commissioni Bilancio di Camera e Senato. "La scelta alternativa di fissare un tetto alle detrazioni che sia funzione il più possibile continua del reddito lordo dichiarato eviterebbe di creare salti nel profilo delle aliquote marginali effettive. - prosegue - Inoltre, la differenziazione dei tetti al totale della spesa detraibile in base al numero di figli ne accresce la complessità e rischia di creare una sovrapposizione rispetto alla redistribuzione operata attraverso l'Assegno unico universale"./ANSA
Avv.
Santo Alfonso Martorano
-Cassazionista - Presidente di Sportello del
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