Decreto sicurezza. Meloni: 'Tutela legale per polizia e militari'. Sit in con scontri in piazza del Pantheon

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Accolti i rilievi del Quirinale. Opposizione protesta, 'vergogna'

Via i punti più indigesti al Quirinale - dal carcere per le donne incinte al divieto di comprare una sim telefonica per i migranti irregolari - ed il disegno di legge sicurezza diventa un decreto.

Approvato in un Consiglio dei ministri durato mezzora. "Nessun blitz", assicura la premier Giorgia Meloni replicando alle accuse dell'opposizione: si tratta di "norme necessarie che non possiamo più rinviare per rispettare gli impegni presi con i cittadini e con chi ogni giorno è chiamato a difendere la nostra sicurezza". 

Il provvedimento si compone di 34 articoli, che vanno da una stretta sull'accattonaggio alle aggravanti per le truffe agli anziani, dagli sgomberi lampo per le case all'autorizzazione per gli agenti dell'intelligence sotto copertura a dirigere gruppi terroristici, dalla restrizione sulla coltivazione della canapa al sostegno economico per le spese legali di agenti e militari che affrontano procedimenti penali. La gestazione delle misure è stata lunga; il ddl ha vagato in Parlamento per oltre un anno e mezzo, contrastato dall'opposizione e tenuto sotto osservazione dal Colle. E ha fatto anche emergere contrasti all'interno della stessa maggioranza, con la Lega intenzionata ad andare avanti a tutti i costi e FdI e FI più dialoganti. Alla fine è stato deciso di eliminare gli elementi più controversi e di trasformarlo in decreto, "d'accordo con Antonio Tajani e Matteo Salvini", ha sottolineato Meloni. E, alla luce delle modifiche apportate, in ambienti parlamentari si è convinti che il Quirinale sia soddisfatto dell'epilogo della vicenda.

La premier ha sottolineato in particolare la tutela legale per le divise: "i nostri agenti di polizia e i nostri militari che dovessero essere indagati o imputati per fatti inerenti al servizio - ha spiegato - potranno continuare a lavorare e lo Stato sosterrà le loro spese legali, fino ad un massimo di diecimila euro per ogni fase del procedimento. Una norma sacrosanta che le nostre forze di polizia aspettano da molto tempo e che è nostro dovere assicurare loro". Nel pomeriggio al Pantheon c'è stato un presidio della 'Rete Nazionale No Ddl Sicurezza' che ha chiamato a raccolta tutta la società civile, movimenti, partiti e sindacati. Ci sono stati anche scontri con le forze dell'ordine che hanno respinto i manifestanti che cercavano di forzare il blocco verso palazzo Chigi dopo avere lanciato delle bottiglie.

"Con il decreto sicurezza siamo di fronte al populismo penale che piega il Parlamento", accusa Francesco Boccia (Pd). Angelo Bonelli (Avs) parla di "golpe", mentre per i Cinquestelle "è una vergogna". Piantedosi ha respinto "la caratterizzazione di provvedimento securitario": "In realtà - ha sottolineato il ministro -si vuole tutelare persone più fragili, più deboli, come gli anziani ed i proprietari di immobili. Abbiamo recepito le questioni emerse dal dibattito parlamentare, il Parlamento sarà sempre il giudice ultimo visto che ci son ora due mesi di tempo per approvarlo. Nessuna compressione della volontà del Parlamento ma dopo un anno e mezzo di discussione il provvedimento era andato troppo per le lunghe".

Una delle misure su cui si erano appuntati i rilievi del Colle era la norma che prevedeva l'obbligo per tutte le pubbliche amministrazioni, le università, le società partecipate e controllate di dover dare informazioni all'intelligence per esigenze di sicurezza nazionale. E' stata quindi cassata, mentre è stata alleggerita quella sulle donne incinte in carcere: toccherà al giudice valutare le preminenti esigenze del minore anche in presenza di una condotta grave della madre.

Sit in contro decreto sicurezza, scontri a Roma

Scontri tra forze dell'ordine e i manifestanti in piazza del Pantheon a Roma contro il decreto sicurezza. Le forze dell'ordine hanno respinto i manifestanti che cercavano di forzare il blocco verso palazzo Chigi dopo avere lanciato delle bottiglie.

Il presidio in piazza del Pantheon è stato organizzato dalla 'Rete Nazionale No Ddl Sicurezza' che ha chiamato a raccolta tutta la società civile, movimenti, partiti e sindacati. Presenti alla manifestazione Pd, M5s, Avs, +Europa e Cgil. In piazza anche esponenti politici, per il Pd Francesco Boccia, Filippo Sensi, Beatrice Lorenzin, e il segretario romano Enzo Foschi; per M5s le senatrici Aida Lopreiato, Elisa Pirro e Elena Sironi, Valentina D'Orso. Per +Europa Riccardo Magi.

Dopo i momenti di tensione con le forze dell'ordine, un gruppo di manifestanti, tra cui molti gruppi di studenti, sta procedendo in corteo dietro il Pantheon, in via di Santa Chiara. Al grido "lotta oltranza contro ddl 1660" e "assassini", gli studenti vorrebbero dirigersi verso largo Chigi. Le forze dell'ordine hanno quindi bloccato il passaggio su piazza della Minerva. Quanto alle precedenti tensioni fonti di polizia sottolineano che dopo circa 15 minuti i manifestanti sono stati "contenuti solo con gli scudi".

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