E' arrivata la risposta cinese all'inasprimento delle tariffe adottato da Trump verso alcuni prodotti cinesi sino al 104%. Il presidente americano ai repubblicani: 'So quello che sto facendo'. Mosca: 'Washington viola le regole del Wto'
I dazi Usa fanno impennare i prezzi dei decori natalizi, stop agli ordini dalla Cina
I produttori cinesi di alberi di Natale in plastica e altre decorazioni natalizie affermano che gli ordini provenienti da clienti statunitensi, cruciali per i loro affari, avrebbero già dovuto iniziare ad arrivare, mentre l'impennata dei dazi sulle importazioni ne ha provocato il blocco.
Lo scrive Reuters sul suo sito chiedendosi se Trump non abbia "cancellato il Natale".
Molte aziende cinesi temono di perdere le loro quote di mercato negli Stati Uniti dopo che il presidente Donald Trump ha aumentato i dazi sulle importazioni cinesi del 104% quest'anno, in una guerra commerciale in escalation che minaccia di causare gravi danni al più grande esportatore mondiale di beni manifatturieri.
'Amazon ha cancellato alcuni ordini dalla Cina per i dazi'
Amazon ha cancellato alcuni ordini di prodotti made in China e provenienti da altri paesi asiatici. Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando alcune fonti, secondo le quali la decisione punta a ridurre l'esposizione della società ai dazi di Donald Trump scaricandola sui venditori, che potrebbero essere costretti a rinegoziare i termini con Amazon o vendere le loro scorte in paesi con margini più bassi.
Segretario Tesoro Usa, dazi all'84%? 'Sconfitta per Cina'
I dazi all'84% decisi da Pechino in risposta alle tariffe di Donald Trump sono una "sconfitta" per la Cina. Lo ha detto il segretario al Tesoro Scott Bessent in un'intervista a Fox. "Sono il Paese in surplus. Le loro esportazioni sono cinque volte superiori alle nostre verso la Cina. Penso sia un peccato che i cinesi non vogliano venire a negoziare perché sono i peggiori trasgressori del sistema commerciale internazionale. Questa escalation è una sconfitta per loro", ha spiegato Bessent. A chi gli chiedeva della possibilità di rimuovere i titoli cinesi dai listini di borsa americani, ha risposto: "tutte le opzioni sono sul tavolo".
"Wall Street è diventata più ricca che mai e può continuare a crescere e prosperare. Ma per i prossimi quattro anni, l'agenda di Trump si concentrerà sui risparmiatori. È il turno di Main Street". , ha aggiunto Bessent.
Secondo il segretario al Tesoro Usa, allinearsi con la Cina sul commercio è "come tagliarsi la gola", giacché i Paesi che non reagiranno ai nuovi dazi del Presidente Donald Trump non dovranno affrontare tassi più elevati. "Penso che quello che molti non capiscono è che i livelli stabiliti mercoledì scorso rappresentano un limite massimo se non si reagisce", ha spiegato.
Trump, trasferite le vostre aziende in Usa, zero dazi
"Questo è un ottimo momento per trasferire le vostre aziende negli Stati Uniti come Apple e molte altre stanno facendo. Zero dazi. Non aspettate, fatelo ora". Lo afferma Donald Trump sul suo social Truth.
Parigi, 'Meloni da Trump? Rischia di spezzare l'unità Ue'
"Se cominciamo ad avere discussioni bilaterali, questa dinamica" di unità europea "che attualmente è presente finirà per spezzarsi". Lo ha detto il ministro dell'Industria francese, Marc Ferracci, intervenendo ai microfoni di France Inter, rispondendo a una domanda sul "rischio che Giorgia Meloni" incontrando Donald Trump a Washington il 17 aprile "giochi da sola". "Il rischio c'è, è un rischio presente fin dall'inizio, perché sappiamo che Donald Trump ha una strategia abbastanza chiara e semplice: dividere gli europei. Di fronte a questo rischio dobbiamo essere uniti, perché l'Europa è forte solo se è unita", ha osservato.
Pechino, dazi sul Made in Usa dal 34% all'84%
La Cina risponde ai dazi di Trump portando le sue tariffe sui beni Made in Usa dal 34% all'84% con effetto dalle ore 12:01 del 10 aprile 2025. Altre questioni, riferisce una nota del ministero delle Finanze, saranno implementate. Pechino esorta gli Stati Uniti a correggere immediatamente le proprie pratiche sbagliate, ad annullare tutte le misure tariffarie unilaterali contro la Cina e a risolvere adeguatamente le divergenze con la Cina attraverso un dialogo paritario basato sul rispetto reciproco.
Bank of England, stabilità finanziaria a rischio coi dazi
La stabilità finanziaria del Regno Unito "è a rischio" coi dazi Usa introdotti dall'amministrazione di Donald Trump e con la crescente incertezza geopolitica. È quanto si legge nel resoconto delle riunioni tenute la scorsa settimana dal Financial Policy Committee della banca centrale britannica, in cui si sottolinea anche che "il contesto di rischio globale si è deteriorato e l'incertezza si è intensificata". E ancora: "i rischi globali sono particolarmente rilevanti per la stabilità" del Regno Unito a causa del suo "ampio settore finanziario".
Mosca, 'i dazi Usa violano le regole del Wto'
I dazi adottati dagli Usa "violano le regole fondamentali dell'Organizzazione mondiale del commercio" e dimostrano che Washington "non si considera più tenuta alle norme della legge commerciale internazionale". Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova citata dall'agenzia Ria Novosti.