Mai si era visto un teatro tanto conteso.
È il Quirino Gassman, lo storico palcoscenico romano
sul quale in 150 anni si sono succeduti grandi come Vittorio
Gassman (cui è intitolato), Anna Magnani, Eleonora Duse e Totò.
E che oggi presenta la sua nuova, interessante, stagione
2025-2026 firmata dal direttore Guglielmo Ferro, con 20 titoli
tra Shakespeare, Goldoni, De Filippo, ma anche Topor e Grasso.
Ad accendere gli animi è però il destino del teatro, conteso tra
la Quirino srl, che lo gestisce dal 2014, e la United Artists di
Roberta Lucca (nella vita moglie di Geppy Gleijeses, per anni
anche lui padrone di casa al Quirino).
"Noi c'eravamo, ci siamo e restiamo", esordisce Rosario
Coppolino, l'Ad di Quirino srl annunciando, "entro fine maggio,
presumibilmente il 23, l'atto di compravendita dalla proprietà
Invimit Sgr spa.
Dal 2014 Alfio Breci, Antonella Piccolo per
Compagnia Moliere, Micaela Miano, Abc Produzioni, Marianella
Bargilli, Guglielmo Ferro ed io ci mettiamo la faccia, giorno
per giorno e le nostre risorse", dice, citando il contratto
d'affitto che in ogni caso "fino a settembre 2031" dava loro il
"diritto di rimanere conduttore". Dall'altra parte, però, la
United Artists risponde con una nota di aver "sottoscritto il 5
febbraio con la proprietà l'atto notarile preliminare di vendita
del Teatro. A breve verrà firmato il rogito definitivo". "Per
quel che riguarda la posizione della conduttrice Quirino s.r.l.
- prosegue nella nota Lucca - lo scorso 28 febbraio Invimit ha
notificato a quest'ultima un atto di diffida" per "l'immediata
risoluzione del contratto di locazione (oggi non più in essere)
per plurimi inadempimenti ascrivibili all'inquilino, con invito
a rilasciare i locali del Teatro nei successivi cinque giorni.
La cessata locazione ha comportato il venir meno dei diritti"
compreso quello "di prelazione per l'acquisto del Teatro". "È
vero che il 5 febbraio la United Artists ha stipulato un
preliminare - replica all'ANSA Coppolino -. Ma il 24 febbraio ci
viene recapitata da Invimit Sgr la comunicazione che potevamo
esercitare il diritto di prelazione previsto dalla legge
sull'equo canone. Avevamo 60 giorni di tempo, l'abbiamo
esercitato il 22 aprile, cinque giorni prima della scadenza.
Entro il 26 maggio andremo dal notaio, verseremo la cauzione
prevista del 10% e stipuleremo un contratto definitivo". Unica
condizione sospensiva "quella che può esercitare il ministero
della Cultura". Altrimenti, sarà "un accordo di compravendita
definitivo e noi saremo i proprietari del Teatro" al prezzo di
"4 milioni 650mila euro".