Il Nicaragua si è ritirata
dall'Unesco a causa di "azioni inaccettabili e inammissibili"
legate all'assegnazione del premio per la libertà di stampa al
quotidiano La Prensa, vicino alla dissidenza al governo
sandinista e che opera dall'esilio per le persecuzioni subite.
L'uscita dall'organizzazione delle Nazioni Unite, si legge
in una nota della direttrice generale Unesco, Audrey Azoulay,
verrà reso effettivo a partire dal 31 dicembre 2026.
"Mi rammarico per questa decisione che priverà il popolo del
Nicaragua dei benefici della cooperazione, in particolare nei
settori dell'istruzione e della cultura.
L'Unesco è pienamente
all'altezza del suo mandato quando difende la libertà di
espressione e la libertà di stampa in tutto il mondo", ha
dichiarato Azoulay.
La decisione di Managua giunge in un momento di ulteriore
preoccupazione per la libertà di stampa nel Paese guidato dal
governo sandinista di Daniel Ortega, sceso quest'anno al 172°
posto su 180 nella classifica di Reporter senza frontiere (RSF).
Il governo di Ortega aveva definito "vergognoso" il premio
conferito al principale quotidiano del Paese, definendolo una
"diabolica creazione dell'antipatriottismo nicaraguense" e
accusandolo di promuovere "interventi e politiche statunitensi
in Nicaragua".